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Andy Bluvertigo tra gli “Stellati” del festival

Confermata anche la presenza nella Città dei fiori, di Andy leader con Morgan dei “bluvertigo” sarà tra gli stellati in giuria di questa 31^ edizione del Sanremo Rock!

I Bluvertigo sono stati un gruppo musicale italiano, formato a Monza nel 1991 da Morgan (Marco Castoldi) e Andy (Andrea Fumagalli).

Biografia

Esordi: 1986-1992

A Monza, nel 1986, Marco Castoldi (in arte Morgan) conosce Andrea Fumagalli (Andy), incontro che darà vita a una lunga amicizia. Incominciano i primi lavori con il nome Lizard Mixture, nel 1988 danno vita a una nuova formazione, gli Smoking Cocks, traduzione letterale del cognome di Andy che dà vita a un ambiguo doppio senso. A completare la formazione c’è un loro amico, Fabiano Villa.

Nel 1989 ottengono un contratto dalla PolyGram, che impone il cambio del nome della band: diventano così i Golden Age (Età dell’oro in italiano). Nel 1990 esce il primo vero lavoro: Chains, seguìto dal discreto successo del primo videoclip realizzato per il singolo Secret Love. L’anno seguente la band si scioglie, portando Morgan e Andy verso i futuri Bluvertigo e Fabiano Villa verso quelli che saranno i meno fortunati Rapsodia.

Nel 1992 Morgan, con la collaborazione del chitarrista Marco Pancaldi, comincia la produzione di nuovo materiale. Ai due si aggiungeranno Andy (tastiere, sassofono, sintetizzatore) e Stefano Panceri (alla batteria). A seguito dell’abbandono di Panceri, conoscono Sergio Carnevale a Monza durante un concorso musicale all'”Incantesimo”: sarà lui il nuovo batterista.

Nel 1994, con l’uscita del primo singolo Iodio, nascono ufficialmente i Bluvertigo: Morgan (basso e voce), Andy (tastiere), Pancaldi (chitarre) e Sergio (batteria). Partecipano con il singolo a Sanremo Giovani dello stesso anno, ottenendo consensi dalla critica, ma piazzandosi al terzo posto fra i gruppi musicali della seconda serata, mancando l’ammissione alla successiva edizione del Festival di Sanremo riservata ai complessi classificatisi primo e secondo.

La trilogia chimica: 1995-1999

Nel febbraio 1995 il complesso prende parte a una puntata del programma tv Segnali di Fumo (Videomusic) dove esegue alcuni brani dell’imminente nuovo album e concede un’intervista alla conduttrice Paola Maugeri.

Nel marzo 1995 il gruppo pubblica Acidi e basi, il primo album della trilogia, nel quale è presente anche una reinterpretazione dei Depeche Mode, ovvero Here is the house, riproposta come Complicità. Vengono prodotti i primi due videoclip, Iodio e L.S.D. La sua dimensione e il gruppo parte per il primo tour italiano. Nello stesso anno aprono il concerto milanese degli Oasis, partecipano al Concerto del Primo Maggio a Roma e realizzano una reinterpretazione di Prospettiva Nevsky per un album tributo a Franco Battiato.

Nel 1996 aprono il concerto dei Tears for Fears e con la collaborazione di Mauro Pagani inaugurano la mostra di Andy Warhol per la Fondazione Mazzotta al Teatro Delle Erbe di Milano. Provato dai ritmi frenetici di questi anni, Marco Pancaldi lascia la band e viene sostituito da Livio Magnini, già fonico dei Bluvertigo.

Il 1997 è l’anno del secondo capitolo della trilogia, cioè Metallo non metallo, realizzato con la collaborazione di Mauro Pagani e la partecipazione di Alice in Troppe emozioni. L’album riscuote grande successo a un anno dalla pubblicazione, trascinato da singoli come Fuori dal tempo e Il mio malditesta, tra gli air play di punta delle maggiori emittenti radiofoniche. Partecipano nuovamente al Concerto del Primo Maggio. La tournée di Metallo non metallo si conclude riscuotendo un grande successo di pubblico. Il gruppo riceve il Disco d’oro per le 100.000 copie vendute dell’album.

Nel 1998 la band si aggiudica il premio agli European Music Awards come miglior gruppo emergente del Sud Europa. Prendono parte all’Heineken Jammin’ Festival e al primo MTV Day. Contribuiscono alla nascita dal canale MTV Italia con diverse partecipazioni in programmi come Tokusho, Kitchen, Sonic, Select e Hot. Collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di Registrazioni moderne nei brani Fantasia ed Elettrochoc. Esce il singolo e il video di Cieli neri, a cui seguirà il quarto singolo estratto Altre forme di vita. L’album include una versione live di Decadenza estratto dall’album di esordio Acidi e basi, una reinterpretazione live di Never let me down again dei Depeche Mode e due inediti: Spazi illimiti e Are you hard with the machines which wrong?.

Il 1999 è l’anno in cui il cerchio si chiude: con Zero – ovvero la famosa nevicata dell’85 la trilogia chimica è terminata. Quest’ultimo lavoro è il più complesso, il più difficile da comprendere. Il disco contiene una reinterpretazione di un brano di David Bowie, Always crashing in the same car, e la collaborazione di Franco Battiato nei brani Punto di non arrivo e Sovrappensiero.

Parte il Digital Low Tour che verrà interrotto dopo una prima parte di breve durata.

I Bluvertigo realizzano una collaborazione con Alice in Chanson egocentrique per Personal Juke Box.

Partecipano con i Subsonica al Progetto Zerovolume[1] girando un videoclip per non udenti del brano Discolabirinto.

Il Prix Leonardo, festival internazionale sulla scienza, assegna ai Bluvertigo nel 1999 il Premio Speciale per la Comunicazione ai Giovani, come gruppo europeo artisticamente più creativo nell’interpretare i grandi interrogativi che la società e la scienza si pongono oggi. Successivamente intervistano i Duran Duran per Sonic MTV, uno dei gruppi maggiormente influenti per loro.

La pausa: 2001-2004

Nel febbraio 2001 i Bluvertigo partecipano al Festival di Sanremo nella categoria Big con il brano L’assenzio (The Power of Nothing), classificandosi all’ultimo posto. Segue l’uscita della raccolta Pop Tools in cui sono raccolti i brani di maggior successo dei precedenti album, con l’aggiunta di due inediti: L’assenzio e Comequando. Il video de L’assenzio girato da Asia Argento vince il premio come miglior videoclip al “Festival delle etichette indipendenti” di Faenza. Dal 2001 ha inizio un periodo di “congelamento” per la band, interrotto eccezionalmente il 15 luglio 2002 per l’apertura del concerto di David Bowie al Summer Festival di Lucca.

Incomincia un periodo di pausa in cui i diversi componenti si dedicano a progetti solisti; la band non viene mai ufficialmente sciolta ma temporaneamente “congelata“. Il silenzio viene interrotto in occasione della notte di San Silvestro del 2004 a Roma, tuttavia questa apparizione non sembra risvegliare la voglia di riunione.

La riunione e lo scioglimento definitivo: 2008-2017

Nella primavera del 2008 il gruppo si riunisce ufficialmente in occasione della loro partecipazione a MTV Storytellers, concerto immortalato nell’album dal vivo MTV Storytellers – Bluvertigo.

Dopo sette anni parte il ReTour che tocca la maggiori città italiane facendo registrare un discreto successo di pubblico. Esce a fine primavera 2009 la biografia del gruppo, Il suono è mille brividi a cura di Daniele Cianfriglia. Nel 2009 partecipano al brano Domani 21/04.2009 insieme con i maggiori esponenti della musica italiana, sotto il nome di Artisti Uniti Per L’Abruzzo.

Il 2014 vede una nuova riunione da parte della band, con un live a marzo allo storico Velvet di Rimini dedicato all’amico e proprietario del locale Thomas Balsamini e, susseguentemente, un tour estivo di sole cinque date, il Fastour, che fa tappa a Milano, Treviso, Ravenna, Roma e Reggio Emilia.

Il 1º maggio 2015 si esibiscono dopo sedici anni, al Concerto del Primo Maggio, presentando il nuovo inedito Andiamo a Londra. Il brano, scritto con la collaborazione di Mika e Guy Chambers, viene pubblicato come singolo negli store digitali l’11 settembre, andando contemporaneamente in rotazione radiofonica, seguirà il tour Prima del Tuono Tour.

Il 13 dicembre 2015 viene annunciata la seconda partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo 2016 nella sezione Campioni con il brano Semplicemente che si classifica al 18º posto[2].

Il 22 febbraio 2017, in seguito ad un post sulla pagina Facebook, Morgan dichiara il suo allontanamento dalla band considerandola definitivamente sciolta.[3]

Progetti solisti

Nel 2003 Morgan pubblica il suo primo album da solista, Canzoni dell’appartamento, seguito nel 2004 dalla colonna sonora del film Il siero della vanità intitolata Il suono della vanità, nel 2005 dalla reinterpretazione del disco di Fabrizio De André Non al denaro, non all’amore, né al cielo e, nel 2007, dall’album intitolato Da A ad A. Nel 2008 esce È successo a Morgan, raccolta delle canzoni di maggior successo dei tre album precedenti, e contenente tre inediti, tra cui la reinterpretazione del brano di Battiato L’oceano di silenzio. Nel 2009 Morgan pubblica Italian Songbook Volume 1, album di cover in cui il cantautore raccoglie e ricanta 6 canzoni dei più rappresentativi cantautori degli anni cinquanta, le rispettive traduzioni in inglese e un’Invenzione per orchestra d’archi, scritta a quattro mani con Stefano Barzan.

Da sottolineare anche la carriera di Livio Magnini, che suona oramai da diverso tempo, anche con i JetLag.

Sergio Carnevale ha partecipato al disco dei Baustelle Amen (2008), seguendo comunque Morgan in tutti i suoi dischi solisti.

Andy Fumagalli continua nella sua attività parallela di pittore, nel suo Flu-on, partecipando a mostre, e programmi tv, presso l’emittente MTV. Il suo quadro Full Immersion è cover dello split The Big Eye tra Hinkel (Fools Garden) e The Mirrors pubblicato da Echophonic. Ha collaborato con Beatrice Antolini nell’album BioY (2010). Nel gennaio 2014 esce Futura resistenza, il disco d’esordio dei Fluon, formazione capitanata da Andy a cui si affiancano Fabio Mittino, Faber e Luca Urbani.

Tutti e quattro i musicisti hanno preso parte al progetto Rezophonic.

Stile e influenze

I Bluvertigo hanno sviluppato negli anni uno stile unico e inconfondibile in Italia, che ha ispirato moltissime band e musicisti. Il primo album del gruppo è caratterizzato da sonorità tipicamente alternative rock, con riff di chitarra distorti e dissonanti in molti brani. Dal secondo album in poi la sperimentazione si accentua sempre di più, infatti i brani presentano sonorità elettroniche e funky, alternate ad altre più tipicamente rock e pop. La band dimostra, così, di saper spaziare tra vari generi, sempre mantenendo però viva la propria identità stilistica. Nel terzo album, l’elettronica prevale nella maggior parte dei pezzi, mostrando ancora una volta un lato nuovo dei Bluvertigo. Tra le loro maggiori influenze i membri del gruppo citano i Duran Duran, Depeche Mode, Japan, New Order, David Bowie, Red Hot Chili Peppers, King Crimson (lo stesso Morgan ha definito venerazione il sentimento dei Bluvertigo verso questa band), Tears for Fears, The Cure, Roxy Music, Ultravox, Human League, Queen, Talking Heads.

Formazione

Fino allo scioglimento

Membri precedenti

Discografia

Album in studio

Album dal vivo

Raccolte

  • 2001 – Pop Tools
  • 2016 – I grandi successi

Singoli

B-Sides

Collaborazioni

Apparizioni in raccolte

Premi

Note

  1. ^ Michele Ledda, Progetto Zerovolume, su www.subsonica.it. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall’url originale l’11 ottobre 2013).
  2. ^ Festival di Sanremo 2016
  3. ^ (IT) Morgan prende ufficialmente le distanze dai Bluvertigo, in Rockit.it. URL consultato il 09 febbraio 2018.
  4. ^ Gli italiani degli Mtv Europe Music Awards. Dai Bluvertigo… al voto selvaggio dei fan